Cambiare le dimensioni della protesi in silicone, sostituire un materiale che ha raggiunto gli anni di utilizzo previsti, o correggere un problema estetico, che potrebbe generare un problema di salute: tutto questo fa parte della chirurgia plastica per la revisione delle protesi mammarie.
Spesso le pazienti si presentano in studio con problemi specifici derivanti da un intervento di mastoplastica additiva: può essere che i vecchi materiali di riempimento si siano rotti a causa dell’usura, il posizionamento delle protesi potrebbe essere cambiato, potrebbe esserci un incapsulamento o un contrattura. E tutto accade perché il corpo cambia nel tempo, così come sono cambiate e si sono evolute negli anni anche le tecniche di mastoplastica additiva.
Oltre al posizionamento dell’impianto, il chirurgo plastico dispone di specifiche tecniche per agire in modo da evitare problemi di salute e curare al meglio l’estetica del seno.
Un intervento di revisione di protesi mammarie richiede la rimozione dell’otturazione utilizzata o la sostituzione di questo materiale.
Questa procedura viene utilizzata per correggere qualsiasi complicanza specifica, che può anche essere la perdita di sensibilità in alcune zone, rughe o ‘fuoriuscita’ (rottura) delle protesi, oltre ai sintomi che il medico identifica come possibile risposta del sistema immunitario al processo inclusione di protesi nel seno.
Quando il problema è derivato da un intervento chirurgico già eseguito, il paziente può temere una nuova procedura. Ecco perché la scelta dello specialista è così importante, che può guidare questa decisione in modo dettagliato, spiegando i motivi per cui la protesi mammaria dovrebbe essere rivista o meno.
Questo scambio va valutato in ufficio, sempre con il parere di un chirurgo plastico! Spesso il paziente vuole cambiare la misura della protesi solo per aver cambiato il peso, ad esempio per avere cedimenti. Segni del tempo, fastidi che insorgono dopo una gravidanza, qualsiasi tipo di miglioramento dell’aspetto del seno: varrà sempre il parere dello specialista, l’unico professionista in grado di definire il trattamento ed evitare la possibilità di avere un problema di salute e salute. aspetto del seno.
Ma quando è il momento di cambiare la protesi?
È importante chiarire che il follow-up di un intervento di mastoplastica additiva deve essere fatto come in un paziente che non ha una protesi mammaria, a seconda dell’età, chiedere l’ecografia o la mammografia. Il chirurgo che ha eseguito la procedura richiede solitamente esami che rivelino la situazione della protesi, in particolare.
Pertanto, la revisione dell’impianto può avvenire quando il paziente identifica:
- irrigidimento del seno
- dolore o fastidio al seno
- può facilmente vedere l’impianto
- sensazione di perdita o rottura della protesi
- indurimento della cicatrice
- flaccidità derivante da aumento di peso o post gravidanza
- il desiderio di cambiare le dimensioni della protesi
- incapsulamento e contrattura
Uno dei problemi più comuni per la revisione della protesi mammaria è la contrattura capsulare, che può verificarsi naturalmente, poiché può derivare dalla risposta del corpo a un materiale sintetico come il silicone. Sebbene il riempimento sia biocompatibile, può accadere che l’organismo formi una capsula di isolamento, cioè crei una membrana fibrosa attorno all’impianto. Ciò può portare a un cambiamento di forma indesiderato o al rafforzamento del seno e, in alcuni casi, causare dolore oltre al disagio.
Molta tecnica
Si può dire che la revisione della protesi mammaria sia simile alla mastoplastica additiva con protesi in silicone, ma il medico dispone di diversi strumenti per effettuare le correzioni e rendere nuovamente armonioso il seno.
Per i casi di indurimento, ad esempio, il chirurgo può scegliere di rimuovere la capsula attorno all’impianto o di rilasciarla parzialmente per cambiare il materiale. Con molta tecnica, il medico può cercare di ridurre i bordi (bordi) palpabili o di evitare la possibilità di un nuovo intervento chirurgico e di nuove cicatrici – in luoghi diversi da quelli utilizzati nel primo intervento chirurgico.
Un esempio completamente diverso è quando la necessità è quella di eliminare il seno cadente. Il chirurgo può rivedere e sostituire l’impianto con un nuovo materiale, ma potrebbe dover eseguire ulteriori tagli, anche se include il nuovo impianto utilizzando la stessa tecnica usata in precedenza.
La massima è valida: ogni caso è diverso. Mai.
Il recupero tende ad essere simile a quello della chirurgia di inclusione protesica e, nella maggior parte dei casi, la dimissione tende ad avvenire lo stesso giorno, consentendo al paziente di tornare a casa con le comuni raccomandazioni espresse, quali:
- riposo
- non fare alcuno sforzo
- non alzare le braccia per 20 giorni
- usa un reggiseno specifico
- per il bagno: utilizzare prodotti consigliati dal chirurgo
- conservare la medicazione originale, come indicato dal medico, fino a un altro appuntamento
Tutti i tipi di indicazioni sul pre e post intervento chirurgico saranno forniti dal chirurgo plastico o dall’équipe da lui designata. Vale la pena prendere tutti i dubbi ed è fondamentale seguire passo passo tutto ciò che viene consigliato.